Che fortuna essere orfano. Un bambino ebreo dai Pogrom all'America
  • 9788862221276
  • Stampa Alternativa
  • 2010

Che fortuna essere orfano. Un bambino ebreo dai Pogrom all'America

di Sholem Aleichem, Ettore Bianciardi

La prima traduzione italiana del capolavoro di Sholem Aleichem. La storia, narrata da un bambino, di una famiglia di Ebrei dell'Ucraina, costretta dalla miseria e dai pogrom a vagare per l'Europa, fino a imbarcarsi su una nave che li conduce a New York, la loro nuova Terra Promessa. Il tutto visto attraverso l'ottimismo infantile e l'umorismo ebraico.


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Commenti (1)

27/05/2012 - debnik
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Sholem Rabinovitz L'autore di questo romanzo, di origine ucraina, è deceduto prima di terminarlo lasciandolo così incompiuto. Sholem Aleikem (nome d'arte di Sholem Rabinovitz) è stato il più prolifico e geniale autore di romanzi in yiddish riportando quella lingua, considerata ormai inferiore e delle donne non certo dei dotti, alla sua giusta importanza. Ettore Bianciardi ha riscoperto "che fortuna essere orfano" e lo ha tradotto in lingua italiana e curato l'edizione riportando alla luce un bel romanzo e una cultura che, altrimenti, sarebbe andata perduta. La storia narra della famiglia di Motl, un bambino di nove anni che, in seguito ai pogrom, dall'Ucraina emigra in America attraversando diversi altri Paesi. La differenza tra tanti altri libri del genere è che l'autore non si ferma all'avvistamento della terra Americana ma continua la sua storia raccontando i differenti lavori che la famiglia e tanti altri emigrati trovano. Lo sfruttamento che subiscono, i salari bassi che devono accettare. La voce narrante è il bambino con il suo disincanto che rende tutto allegro, un'avventura, "che non smette di stupirsi della bellezza de mondo" con il tipico entusiasmo di un essere innocente che non riconosce l'ingiustizia, abituato a viverci in mezzo, ad essere perseguitato. Questo romanzo ispira speranza per chiunque, insegna a vedere il bicchiere mezzo pieno, a fare di ogni circostanza una sfida dalla quale uscire vittoriosi senza crogiolarsi nel vittimismo. Non mancherò mai quindi, di ringraziare Ettore Bianciardi, per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo. E chi volesse aprofittare può scaricarlo gratuitamente a questo link: http://www.riaprireilfuoco.org/blog/?p=352 o acquistare la cpia cartacea dallo stesso link.

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