Eravamo solo bambini
  • 9788856610567
  • Piemme
  • 2010

Eravamo solo bambini

di Massimo Polidoro

Lo chiamano "il nido degli angeli" perché è un istituto che accoglie bambini senza famiglia. Mario è uno di loro, ha dodici anni, è stato abbandonato alla nascita ed è solo al mondo. Quando vi arriva, ha già alle spalle una lunga esperienza di brefotrofi e collegi, ma spera di trovare finalmente calore umano e affetto. Tanto più che la direttrice, una ex suora che gode fama di donna caritatevole, afferma di voler essere per i suoi sfortunati ospiti "la mamma che non hanno mai avuto". La realtà è ben diversa. Quello che dirige con spietata crudeltà è un vero e proprio inferno in cui i bambini devono fare i conti con la fame, il freddo, i maltrattamenti, le infami punizioni corporali. Eppure la luce della speranza non si spegne, alimentata da gesti semplici e quotidiani. Mario riesce perfino a trovare un amico, Francesco. Insieme condividono piccole gioie e grandi sofferenze, ma una notte Francesco scompare nel nulla e a Mario non resta che sperare che sia riuscito a realizzare il suo sogno di fuga. Fino a quando, sfidando una ragnatela fittissima di protezioni e omertà, un carabiniere coraggioso non riesce a fare irruzione nell'istituto. E a scoperchiare l'orrore. Molti anni dopo la liberazione da quell'incubo, durante i lavori di demolizione di quel luogo di dolore, il ritrovamento di un corpicino avvolto nel cellophane riapre una ferita che non si era mai rimarginata, e Mario deve affrontare di nuovo i fantasmi della sua infanzia rubata. Fonte http://www.ibs.it/code/9788856610567/polidoro-massimo/eravamo-solo-bambini.html


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Commenti (1)

15/07/2012 - sofia
utente
Incipit Marzo 1996 Sono quasi passati trent'anni, eppure non c'è notte che non mi corichi rivedendo nella mente il film di quegli orrori. Orrori di cui fui testimone e vittima al tempo stesso. A noi allora sembrava normale. Almeno a quelli che conservavano un minimo d'intelletto. O forse ci sforzavamo di credere che fosse normale, che non poteva essere altrimenti. Era il nostro mondo, l'unico che conoscevamo. L'idea che persone adulte non avessero il diritto di trattare a quel modo dei bambini difficilmente ci sarebbe potuta passare per il cervello. D'accordo, chi di noi poi s'è salvato magari non è diventato un esempio di virtù. Furti, rapine, spaccio per molti sono stati l'unico modo per tirare a campare. Qualcuno poi se l'è preso la droga, qualcuno il manicomio e qualche altro, come Alfredo, deve scontare l'ergastolo perché da vittima si è trasformato in carnefice. E io, anche se sono riuscito a starmene fuori da certi ambienti, non posso dire di essere sempre stato uno stinco di santo. Ma avrei voluto vedere voi, con l'educazione che avevamo ricevuto! Eravamo solo bambini di Massimo Polidoro.Scrivere di violenze contro i bambini è sicuramente difficile ed è facile incorrere in descrizioni talmente cruente da fare accapponare la pelle, descriverle commuovendo il lettore è ancora più difficile, Massimo Polidoro c'è riuscito. Pur non tralasciando nulla della storia del "Nido degli Angeli" di Grottaferrata, una storia che molti ricorderanno soprattutto i meno giovani. Maria Diletta Pagliuca gestiva, senza nessun titolo per farlo, ma con alti appoggi sia religiosi che politici,un istituto per bambini soli o handicappati. Soprusi e violenze che avvenivano in questo istituto ci vengono narrati in prima persona da Mario un ragazzino di 12 anni solo al mondo. Approda all'Istituto Santa Rita chiamato "Nido degli angeli" e mentre spera di aver finalmente trovato, dopo vari internamenti in brefotrofi e istituti minorili, un luogo dove poter essere accudito con affetto. Si troverà invece catapultato in un inferno, dove le percosse si alternavano a punizioni odiose con una dieta affamante e sfruttamento al lavoro di quei poveri infelici.Mario nonostante tutto trova un amico Francesco con il quale spera di riuscire a fuggire a quell'inferno.L'autore ha saputo scrivere pagine molto commoventi anche se con lui alla fine condividiamo l'amarezza perchè quegli"angeli" non hanno avuto giustizia. Posso dire senza tema di essere smentita che questo libro è uno dei più belli scritti negli ultimi anni in Italia. Un libro da cinque stelle che diventerà ,spero, una valida denuncia contro chi si approfitta dei più deboli fra i deboli i bambini disabili! Leggetelo!

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