Prenditi cura di lei
  • 9788854504233
  • Neri Pozza
  • 2011

Prenditi cura di lei

di Kyung Sook Shin

È una bella giornata quella in cui Park So-nyeo lascia il suo paese, in una regione contadina, e si avvia a Seul per far visita ai figli. Ha dedicato loro tutta la sua esistenza, cercando di proteggerli dalle avversità della vita e, ora che è un'anziana signora, vorrebbe che i figli le restituissero almeno una piccola parte del grande amore che ha nutrito per loro. A Seul c'è una metropolitana immensa con tredici linee e milioni di viaggiatori ogni giorno. In un'affollata stazione avviene l'irreparabile. Park So-nyeo si perde. Potrebbe servirsi della segnaletica per ritrovare la strada oppure telefonare ai figli o al marito. Potrebbe, ma c’è un problema, un grave problema: Park Son-nyeo soffre di una malattia che i figli ignorano... l'alzheimer. Alla notizia della scomparsa della madre, la figlia, una giovane e bella scrittrice, viene presa da un'ansia irrefrenabile che la spinge a porsi domande mai formulate prima: che ne sa lei, ragazza istruita della grande città, della sua vecchia madre confinata e abbandonata in un paesino, come una parente di cui vergognarsi? Che ne sa dei suoi improvvisi mal di testa? Che ne sa del fatto che è stata costretta a farsi leggere da un'amica il libro che lei ha scritto? Il figlio non regge l'attesa. Esce e va a distribuire la foto di sua madre alla gente per strada. «Perché non sono andato a prenderla alla stazione?» si chiede. «Perché non sono diventato l'avvocato che lei voleva io fossi? Perché io, che sono la luce dei suoi occhi, non ho badato a lei, non l'ho accudita e amata fino in fondo come lei ha amato me?» Il marito si rende per la prima volta conto che sua moglie si è sempre occupata silenziosamente, tenacemente, quotidianamente di lui, ma non è mai avvenuto il contrario. E lei, Park So-nyeo, girovaga per le strade senza meta, finché non scorge un funesto segno della sua fine: l'immagine della propria madre defunta. «In tutta la mia vita», dice «ho sempre avuto il disperato bisogno di una madre».


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Commenti (2)

25/01/2012 - palmaleona
utente
Cosa accade in una famiglia "normale" quando il membro più importante, il cardine su cui poggia l'intera famiglia scompare nel nulla?E' quello che ci racconta Kyung Sook Shin con incredibile realismo e delicatezza.Ogni componente della famiglia cerca la madre scomparsa, la ricerca materiale porta con sè quella dello spirito e del cuore di una figura troppo spesso data per scontata dai figli e dallo stesso marito.Ognuno di loro si rende conto di quanto abbia fatto per loro una donna che per loro era solo mamma e moglie, ammettono di non conoscere la sua anima, i suoi tormenti, cosa le piace e cosa no...si accorgono con sgomento di aver ignorato il suo dolore fisico e psicologico.Non si può, leggendo questo romanzo, non pensare alla propria madre, a quanto poco a volte la si conosca e quanto sarebbe necessario esprimerle il nostro amore e prendersi cura di lei come lei ha fatto con noi, sempre e non solo quando le accade qualcosa o ci viene a mancare. Indubbiamente da leggere.

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25/04/2012 - sofia
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Kyung-Sook Shin è nata in una remota regione montuosa nella Corea del Sud. Ha esordito come scrittrice nel 1985 con il racconto Fiaba d’inverno, seguito poi nel 1993 dalla raccolta di racconti Dov’era un tempo l’harmonium. Con Prenditi cura di lei, un romanzo tradotto in tutti i maggiori paesi occidentali e pubblicato in Italia da Neri Pozza (2011) ha ottenuto uno strepitoso successo internazionale.Prenditi cura di lei è un romanzo corale La figlia, il figlio il marito si alternano nel racconto ricordando la piccola figura di Park So-nyo scomparsa alla stazione di Seul mentre si recava a trovare i suoi figli . Quando il marito si è girato indietro per vedere dove fosse, lei non c’era più.Aveva sessantanove anni, o forse settantuno - era d’uso, per scaramanzia, per ingannare la morte, dichiarare in ritardo la nascita di un bambino.Era una donna straordinaria.Ora che è scomparsa tutti i membri della sua famiglia la ricordano : la voce letterata della figlia che è una nota scrittrice, quella del primogenito adorato che, pur riuscendo a fare carriera, l’ha un poco delusa, e infine quella del marito egoista ed egocentrico che dava per scontato i sacrifici e le fatiche quotidiane della moglie. Quando alla fine anche Park So-nyo parla è della figlia minore che ci racconta: se c’era un legame speciale tra la madre e il primo figlio maschio, ce n’era pure un altro, diversamente speciale, fatto di tenerezza e orgoglio, con questa figlia venuta al mondo dopo un bambino nato morto.E c'era un amico che tutti non conoscevano al quale si rivolgeva per dare e chiedere aiuto.Ma quando è scomparsa era sola ammalata e non riescono più a trovarla.Ne risulta un ritratto di donna stupendo,lo stile simile ad un acquerello con pennellate di parole e di situazioni che ci saltano agli occhi e ci penetrano dentro. Un libro poetico essenziale unico da leggere assolutamente!

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