sabelle ha un ottimo lavoro, uno studio nel centro di Londra, un guardaroba pieno di abiti eleganti, una vita ordinata, forse troppo. Nessuno saprebbe ritrovare in lei la bambina chiassosa e ribelle che è stata. Quella bambina si è persa nel dolore per la separazione dei genitori, archeologi molto più interessati alle antichità che alla figlia. Ma ora quel padre che l’ha abbandonata quando aveva solo quattordici anni è morto, lasciandole in eredità una scatola, che contiene vecchi documenti polverosi, quasi illeggibili, alcuni appunti sulla sepoltura di Tin Hinan, leggendaria regina del deserto, e un amuleto d’argento, con incisi segni misteriosi. A Isabelle basta indossarlo e il suo sonno viene turbato da sogni confusi, visioni del deserto e una voce sconosciuta che sembra chiamarla… In un’altra epoca e in un altro luogo una giovane donna traccia versi sulla sabbia. Mariata, appartenente al fiero popolo dei Tuareg, per sfuggire a una vita sedentaria e a un matrimonio di convenienza, fugge nel deserto alla ricerca delle proprie radici e dell’amore perduto. Lo stesso viaggio tra le dune millenarie del Sahara che dovrà intraprendere Isabelle per dare un volto ai fantasmi che la perseguitano. Fonte http://www.illibraio.it/doc/66601/due-donne-due-inquietudini-due-mondi-diversi-destinati-a-intrecciarsi.htm