Scritto nel 1903 da Luigi Pirandello Il fu Mattia Pascal fu pubblicato a puntate su “La nuova Antologia”, poi in volume, tradotto subito in varie lingue.Definire geniale questo romanzo è dire poco.Tutta la storia ruota attorno al protagonista e narratore Mattia Pascal .L'ambiente in cui si svolge è un immaginario paese della Liguria: Miragno.Il padre aveva accumulato ricchezze sembra con il gioco di carte con un capitano inglese di Liverpool.Era sempre in viaggio e proprio durante un viaggio morì.La madre abituata a contare solo sul marito e incapace a gestire le molteplici proprietà affidò l'amministrazione a Batta Malagna., un amico del marito. Questi invece con metodi legali riuscì a sottrarre l'ingente patrimonio agli eredi.Lo fece in modo accorto senza mai lasciare Mattia e il fratello Roberto senza soldi che loro spendevano tranquillamente convinti di essere ricchi.La realtà li assalirà all'improvviso Roberto si era per fortuna accasato felicemente. Mattia decise di vendicarsi di Malagna e circuisce la nipote Romilda della quale era innamorato anche il suo amico Pomino.Quando Mattia si ritrovò sposato con Romilda la sua situazione gli apparve in tutto il suo orrore, in balia di una moglie incinta e non certo affezionata, di una suocera megera pestilenziale, in miseria la sua vita diventò un inferno. L'amico Pomino , mosso a compassione, gli procurò il posto di bibliotecario dove libri, topi e noia diventarono l'unico mondo da cui evadere dall'inferno domestico.Per questo Mattia con la modesta somma di 500 denari decise di allontanarsi da Miragno.Giunto a Montecarlo per caso e per fortuna si ritrovò a giocare nel casinò e a vincere una cospicua somma. Decise di tornare da vincitore al paese e alla famiglia facendo in treno i calcoli di come potesse quella cifra appianare i debiti e la stima della moglie e della suocera.Proprio in treno leggendo il giornale scoprirà di essere morto suicida e addirittura moglie suocera e amici avevano riconosciuto il cadavere annegato proprio nellla sua ex proprietà come suo.Col nome di Adriano Meis inizierà a viaggiare per poi stabilirsi a Roma presso il signor Paluani.Si innamorerà della figlia Adriana circuita dal cognato vedovo Terenzio, ma scoprirà che l'identità che lui significava "libertà" non gli permetterà nè di coronare l'amore, nè denunciare un furto subito proprio dal cognato Terenzio.Come risolverà questo nuovo problema? Lo saprete leggendo il libro.Lo stile leggibilissimo anche se il romanzo è dei primi del novecento. La trama attuale anche al giorno d'oggi cambiare identità sicuramente non cambia la realtà e i problemi anzi ne crea di più gravi.Il tema dell'identità è caro a Pirandello e lo troviamo espresso anche nelle sue opere teatrali.La famiglia intesa come nido per Mattia bambino e come prigione da cui evadere di Mattia adulto.Altri temi oltre al leit motif dell'identità sono il gioco d'azzardo a cui Mattia ricorre unica soluzione alla sua inettitudine di uomo sconfitto e lo spiritismo che offre all'autore l'occasione per enunciare le sue teorie filosofiche sulla vita e la morte. E infine il grottesco e l'umorismo nel descrivere i personaggi che fanno da contorno a Mattia anzi dal fu Mattia Pascal. Leggetelo!