I salici ciechi e la donna addormentata, recensito da sofia

Haruki Murakami è uno dei miei autori preferiti . Autore eclettico ha scritto molti romanzi e saggi e ha tradotto molti autori occidentali nella sua lingua come Fitzgerald, Carver, Capote, Salinger.Più che a scrittori giapponesi come Kawabata o Yanizaki il suo stile risente dell'influsso di Fitzgerald e a Capote.Nato nel 1949 appartiene a quella generazione che ha subito l'influenza occidentale sia nella musica che nel cinema e nella letteratura.Nei suoi romanzi non manca mai il riferimento a brani musicali occidentali da Michel Polnareff ai Beach Boys e a brano jazz di buon livello. Per me ha il merito di avvicinarmi a raccolte di racconti che di solito scarto a priori.Ho letto oltre a i suoi romanzi come Norwegian wood. Tokio blues, Kafka sulla spiaggia, Dance, dance, dance,IQ84 la raccolta di racconti Tutti i figli di Dio Danzano ed ora I salici ciechi e la donna addormentata una raccolta di 24 racconti che prendono il titolo dal primo racconto."I salici sono piccoli ma hanno radici profondissime" - racconta la ragazza che li ha immaginati e descritti a due amici - "perché a partire da una certa età smettono di crescere verso l'alto e cominciano a espandersi verso il basso, sempre più in fondo. Come se volessero nutrirsi del buio".Ogni racconto meriterebbe una recensione accurata. ma lascio ad ognuno di voi scoprire le dinamiche di ogni finale. Sappiate solo che non è necessariamente trovarne dei reconditi significati Murakami sa raccontare per immagini con eleganza stilistica. Ha una sua particolare forma spirituale che è più che religiosa altamente laica.Sa svelare le ombre del cuore umano e parla al nostro cuore adolescente ancora pieno di paure e di sogni. Per chi non ha mai letto questo autore consiglio di avvicinarcisi con questa stupenda raccolta di racconti .