Se riusciamo ancora a piangere e a commuoversi su quello che ha significato per molte persone l'Olocausto, se riusciamo ancora a provare orrore su quello che persone come Hitler e i suoi seguaci hanno fatto ad altri esseri umani privandoli della loro dignità trattandoli come animali uccidendo prima che il loro corpo la loro anima Cosa potremo mai dire dei venti milioni di vittime dello stalinismo?Avevano spento la luna di Ruta Sepetys parla proprio di questo.Nel 1940, l’Unione Sovietica, sotto la guida di Stalin, occupò Lettonia, Lituania ed Estonia. I paesi baltici vennero annessi all’URSS repentinamente, senza che avessero la possibilità di opporsi in alcun modo.Molte persone furono giudicate antisovietiche e trasferite in Siberia."Mi portarono via in camicia da notte.Ripensandoci, i segnali c'erano tutti: foto di famiglia bruciate nel camino, la mamma che nel suore della notte cuciva l'argenteria e i gioielli più belli nella fodera del suo cappotto e il papà che non tornava dal lavoro." Così iniziano i ricordi di Lina la protagonista del libro trascinata con la madre e il fratellino Jonas su un treno e dopo un viaggio infinito e infine portata in Siberia.Lina è un'artista ha una strordinaria capacità nel disegno ed è ammirata dall'arte di Munch.Nel libro i suoi ricordi sul tragico presente si intersecano con i ricordi della vita serena e tranquilla di prima.Quello che passerà porta alla mente Solztenitzin nella sua opera I gulag, ma l'autrice ha saputo trasmetterci la speranza e la forza dei sopravvissuti che anelano ad iniziare una nuova vita. Un libro che mi resterà dentro e che consiglio a tutti!