Molto triste, a volte crudo. Tratta un argomento di certo non conosciuto come invece è lo sterminio degli ebrei da parte del regime nazista, ma altrettanto grave: la deportazione in Siberia di milioni di persone perpetrata da Stalin. E' la prima volta che leggo qualcosa su questo tema e in un certo senso ci sono salita anch'io sul quel treno con Lina e la sua famiglia, sembrava proprio di essere lì e poi anche nel campo, al freddo in mezzo alla neve a scavare e a lavorare al buio... Ma la luce che tiene viva la speranza è sempre accesa nel cuore della ragazzina che non si rassegna e che infonde fiducia anche al lettore per non arrendersi allo sconforto e arrivare fino alla fine, testimoni di un dramma fin troppo taciuto.