Il gran sole di Hiroshima
  • 9788809033399

Il gran sole di Hiroshima

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Il gran sole di Hiroshima


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Commenti (1)

21/07/2013 - debnik
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E' un romanzo spettacolare nella forma, nel contenuto e in quello che lascia. Inizialmente l'autore racconta sprazzi di vita quotidiana di alcuni abitanti di Hiroshima nel periodo poco prima dello sgancio della bomba. La miseria data dal razionamento del cibo, le crudeltà e le astuzie di adulti e anziani per una manciata di riso in più. Ma soprattutto è la storia di Sadako, bimba di 4 anni all'epoca della bomba e del fratello che la porta ovunque mentre il padre è in guerra e la madre lavora in fabbrica. Che si inventa di tutto per non farla piangere, per farle dimenticare la fame, che quasi parte con lei sul treno in campagna dove potranno avere cibo a volontà. Parla dei Militari costretti a eseguire gli ordini per evitare di essere fucilati. Di come sia stato tenuto segreto il progetto della bomba, di come fossero ignari di cosa stavano sganciando gli aviatori su Hiroshima. Ognuno si toglie il senso di colpa per le vittime respingendolo ai gradi superiori fino all'Imperatore per i Giapponesi e al Presidente per gli Americani. Non può fare altro, per poter continuare a vivere. C'è la descrizione della nuvola di fuoco e fiamme esplosa su Hiroshima e del suo effetto, in secondi, sulle persone in particolare sui personaggi di cui inizialmente l'autore aveva descritto la quotidianità. C'è il ritorno del padre dei due ragazzi e il ricongiungimento della famiglia. La ricostruzione della casa, del lavoro. Il mercato nero. La gratitudine, gli aquiloni, le lanterne bianche di carta, la statua di un drago ritrovata da Sadako mentre, con il fratello, cercava chiodi tra le macerie... Fortuna, religione, speranza. Dieci anni dopo, all'età di 14 anni Sadako si ammala. Due medici, un giapponese e un americano, tentano di curarla sapendo già che contro la "malattia da radiazioni" non c'è nulla da fare. Alla ragazzina, tenuta all'oscuro della sua malattia, viene proposto di costruire mille gru di carta e di appenderli sopra al letto. Ogni gru è un desiderio. La leggenda dice che morì prima. Nel romanzo gliene mancavano solo dieci. Altre storie riportano che le costruì tutte ma morì lo stesso. Un'altra vittima della crudeltà distruttrice e vendicativa dell'uomo. "Mai più..." E' il grido che vuole lanciare il romanzo. E mi unisco. Mai più! Non mi commuovevo per un romanzo da tanto tempo...

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